“Con il termine strategia aziendale si intende la direzione e l'obiettivo di una organizzazione a lungo termine che permette di raggiungere un certo tipo di vantaggio per l'organizzazione … al fine di soddisfare le esigenze dei mercati e per soddisfare le aspettative dell'azionista". (Johnson and Scholes)
Questa famosa definizione contenuta nel testo del 2014 “Strategia Aziendale” racchiude in sé tutte le caratteristiche di una corretta strategia applicata in ambito economico.
Termine mutuato dalle tattiche belliche, “strategia” implica la progettazione degli interventi al fine del raggiungimento di un risultato. L’applicazione di detto termine in ambito economico alla strategia aziendale rende esplicita la necessità che ogni azione sia preceduta da uno studio attento e accurato. La valutazione dei rischi e delle conseguenze delle azioni di tipo economico ed imprenditoriale deve essere parte integrante del processo decisionale interno ad un’azienda. In questo senso una progettazione strategica è necessaria per un processo decisionale scevro da rischi.
Le tre fasi della progettazione strategica sono le stesse fasi in cui si articola una ricerca o si progetta un attacco bellico:
Sono fasi di un processo lineare che conduce l’azienda verso il risultato desiderato. La visualizzazione di tale risultato e l’individuazione delle azioni da compiere per raggiungerlo sono gli elementi chiave di una gestione virtuosa e vincente.
Da tali premesse ne deriva che una corretta strategia aziendale debba articolarsi attraverso la pianificazione strategica. Ogni scelta operata sulla base di elementi che non siano stati preventivamente inseriti all’interno di detta pianificazione è una scelta azzardata.
Muoversi sulla scorta di impulsi momentanei o su considerazioni transitorie ed empiriche comporta una carenza di “visione” che potremmo paragonare al procedere al buio. Un procedere pieno di errori e di vicoli ciechi imboccati per la mancanza di una pianificazione attenta e rigorosa.
Qualsiasi scelta operata in base a criteri che non siano improntati alla programmazione avrà un alto rischio di insuccesso proprio per la mancanza di un obiettivo organicamente perseguito. Dalle operazioni di marketing alla scelta dei prodotti fino alla pianificazione dei processi produttivi, non bisogna basarsi su decisioni estemporanee. L’idea naif che l’economia possa essere inventata sul momento va abbandonata se si vuole evitare il rischio di un insuccesso.